Quando mi chiamò Dianora di Sophie’s Wedding (giusto per dare a Cesare ciò che è di Cesare) confermandomi l’incarico di fotografare un matrimonio LGBT+, sul momento non ebbi una reazione diversa dal solito.
Oggi le unioni LGBT+ vanno forte, e quindi contento per il nuovo incarico ritirai la pratica nel raccoglitore e misi una bella X sul calendario, come sempre. Decisi di essere io ad effettuare il servizio fotografico e video di matrimonio incaricando la mia fedele Anna di andare a fare invece un destination Wedding sul lago di Como perché percepii la forza con cui queste due ragazze volevano assolutamente Diego Taroni ed io, che vivo dell’entusiasmo delle mie coppie, ebbi un sussulto e dissi: ci sarò io!
Entrai in empatia con loro fin da subito.
Mi trovai di fronte una coppia meravigliosa e questo però per lo studio fotografico di matrimonio che siamo non è una novità.
Mi trovai a fotografare i preparativi della sposa anzi delle spose in ambienti che ispiravano il mio consueto giocare con la luce e anche questo non è una novità.
Le stanze dove avvenivano i getting ready traboccavano di agitazione che mi conferì una certa creatività euforica e anche questo accade spesso.
Tra foto spontanee e scatti rubati via via arrivammo all’ora della cerimonia civile.
È stata una tipica cerimonia civile all’americana, e si percepiva una magia che avvolse tutti, complici di quella coppia così innamorata.
Mariagrazia e Alexa erano in una bolla… Davanti a me e a tutti gli invitati, chiuse in una bolla trasparente. Ma ancora il bello doveva venire, almeno da un punto di vista fotografico.
Perché le foto spontanee sono una cosa meravigliosa ma ancor più meraviglioso è “il creare” una foto spontanea, ovvero mettere le spose in condizioni di risultare estremamente naturali dietro una guida sapiente che empaticamente le guida sul sentiero della naturalezza.
Tutti sanno che amo la simmetria. La mia fotografia di matrimonio è fatta di ordine nelle linee e nella composizione, elementi che provengono non a caso dal mondo del cinema. Ma quale simmetria può essere superiore a quella che si crea quando si hanno due spose in abito bianco? Era il non plus ultra…
Lo Shooting di coppia è avvenuto quando la luce era più bella, ovvero prima dell’imbrunire, creando non foto in posa ma dipingendo le due figure in modo del tutto naturale sullo sfondo che si apriva ai nostri occhi.
Dimenticai i miei anni e le mie giunture scricchiolanti per dedicarmi totalmente al creare immagini che successivamente mostrai a tutti sul mio iPhone, perché le immagini erano talmente belle che connessi la mia Canon all’iPhone per mostrarle in tempo reale, in controtendenza con chi sostiene che la post produzione sia tutto.
Fu un incessante tamburellamento di scatti naturali di matrimonio, mentre le due spose si accarezzavano, si baciavano, si amavano incastonate in quello scenario Multicolore e totalmente noncuranti di ciò che poteva accadere altrove, sempre nella loro bolla. Persi completamente la nozione del tempo e dello spazio, e fui risvegliato anzi scosso da quella trance creativa dalla mia assistente Alessia, la quale mi disse che da lì a poco sarebbe iniziata la cena.
Io, Mariagrazia ed Alexa ritornammo improvvisamente sulla terra anzi, uscimmo da quella bolla, perché nel frattempo vi ero entrato anch’io.