Buon 50° compleanno!
03 Maggio 2017 CRONACA DI UN EVENTO by Diego Taroni
Credo sia capitato a quasi tutti di andare a Montecarlo ed in macchina percorrere quello che una volta l’anno è il circuito del gran premio medesimo, immaginando di essere su una di quelle macchine da sogno.
Ma forse non a tutti è successo di fotografare una festa di compleanno nell’abitazione privata più grande del Golfo.
Potrei raccontarvi quello che ho visto ma preferisco invece dirvi come l’ho vissuta.
I controlli rigorosi all’ingresso con tanto di badge, monitor e via dicendo mi ha fatto sentire tranquillo che la mia attrezzatura sarebbe stata al sicuro (sensazione più che gradita).
Gli ambienti, inusuali e ricchi di opere d’arte e di linee che accompagnavano la mia esplorazione, mi davano un senso di pace ed equilibrio, aumentando la mia capacità di concentrazione.
Il panorama dalla terrazza, credo unico al mondo, ha esaltato la mia capacità di composizione dell’immagine nonché l’utilizzo mirabile della luce.
Le foto alla coppia protagonista della serata, racchiuse in uno Shooting della durata di non oltre tre minuti, si sono snocciolate da sole sull’onda di una confidenza e complicità che credo solo un fotografo abituato a fare quello che io ho fatto, con relative botte emotive, avrebbe potuto instaurare.
In questi casi senti l’importanza dell’evento e devi entrare in empatia con le persone sentendo vivi i sentimenti che legano gli invitati tra loro, che siano fratelli o sorelle oppure genitori, anticipando quindi baci e abbracci con scatti di una spontaneità commovente.
Il festeggiato non ha ricevuto come regali oggetti normali come un portafoglio o un ferma cravatta, bensì una motocicletta oppure un juke-box. Quindi potete pensare a come il fotografo abbia dovuto anche studiare come inquadrare la scena, perché non basta fotografare l’abbraccio dei due amici, ma il ricordo è completo se tu hai inquadrato anche il juke-box.
Stiamo parlando di un evento in cui il fotografo deve condensare in una sola serata tutti i tipi di fotografia: di evento, di famiglia, di ritratto, di food e di still life.
Tutti settori della fotografia che mi appartengono ed io appartengo a loro. Quindi quando si è trattato di documentare i balli oppure i discorsi in assenza di luce è stato per me un gioco da ragazzi scattare senza l’utilizzo del flash per non rovinare quell’atmosfera. Scatti effettuati con tempi talmente lenti che avrebbero fatto desistere qualunque fotografo che si definisce esperto nel reportage. Sì, perché il reportage lo fai quando nessuno ti vede ed io ero invisibile.