18 Giugno 2020 LA FOTOGRAFIA SECONDO DIEGO by Diego Taroni

Oggi affrontiamo un altro tema che da sempre è stato oggetto di discussioni, non solo tra fotografo e clienti, ma anche con chi tra questi si rende intermediario, ovvero la figura della Wedding Planner. Sì, perché non conoscendo esattamente come avviene la lavorazione di foto, album e video, è facile incorrere nell’errore di dare ragione a chi ragione non ce l’ha.
Prendiamo ad esempio l’album di matrimonio. Questo viene costruito per il 90% dei casi sulla base di una scelta effettuata dagli sposi. Sposi che non sono sempre ligi al “loro dovere”, a volte impiegano mesi per effettuare una scelta che si potrebbe fare tranquillamente in una serata.
Una volta effettuata la scelta la comunicano al fotografo di matrimonio, il quale provvederà alla costruzione del tipo di album scelto, “a libro” oppure “tradizionale” (modalità differenti, ma sostanzialmente con un tempo di realizzazione equiparabile).

Ma qui scatta l’equivoco!

Scatta perché, a questo punto, la coppia si aspetta di ricevere l’album entro un mese, non immaginando che magari il fotografo ha da realizzare un paio di dozzine di album prima di quello. Molto spesso i clienti sembrano addirittura mettersi d’accordo nel comunicare tutti assieme la selezione fatta!
Il fotografo non passava di certo le giornate giocando a freccette, prima di ricevere l’elenco delle fotografie!

Ma torniamo all’equivoco.

Il cliente pensa di essere l’unico, non sappiamo per quale motivo. Di conseguenza non immagina che ci siano altre coppie che devono ricevere le foto post prodotte, piuttosto che l’album, oppure il video montato. Quindi si meravigliano che ci voglia così tanto tempo per avere ciò che desiderano. Come si fa, però, a definire “tanto tempo”?
È un po’ come lamentarsi con il nostro dentista, quando ci comunica che la capsula in oro e ceramica sarà pronta in 30 giorni. E alla domanda sul perché ci voglia “così tanto tempo” avrebbe tutti i diritti di risponderci che non siamo gli unici in città ad avere i denti!
Questo per farvi capire che non possiamo esprimere un parere circa le tempistiche di lavorazione di qualcosa che non conosciamo.