il mio #nofilter

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08 Gennaio 2025 LA FOTOGRAFIA SECONDO DIEGO by Diego Taroni

Parlando di Fotografia di Matrimonio, si può facilmente osservare che molto raramente, oggi, le immagini vengono post prodotte in maniera professionale, ovvero con una post produzione attenta - a esempio - a ottenere un istogramma perfetto della luce, oppure a ritagliare e uniformare le linee, a ritoccare le zone d’ombra nel modo giusto, a usare un pizzico di vignettatura nella misura corretta, a chiudere i neri e, insomma, tutte quelle manovre che rendono un’immagine il risultato di una post produzione appunto professionale. Oggi esistono i filtri, quelle “cose” che si comprano in rete a 9,99 $ e che vengono spalmati indistintamente su tutte le immagini di un servizio fotografico senza considerare se si sta rovinando l’incarnato della sposa, o il colore dei suoi capelli, se le siepi si trasformano in piante di salvia, se i cieli diventano bianchi, se l’abito della sposa da bianco diventa pesca e se i matrimoni estivi sembrano autunnali!
Le spose si fanno trascinare da tendenze che le portano inevitabilmente a una scelta sbagliata, perché la fotografia per sua natura è eterna e non soggetta alle mode del momento:
la fotografia, e in particolare quella di matrimonio, deve resistere nel tempo, mantenendo la sua freschezza e la sua spontaneità: non conta che vi siate sposati a Portofino, o sul lago di Como, a Venezia, sul Lago Maggiore, sul lago di Garda, sulle colline toscane o nelle Langhe piemontesi, le vostre foto dovranno rispettare i colori di quel giorno. Al contrario, i filtri - come d’altronde tutte le tendenze - seguono un’onda molto corta e presto vi trovereste con foto del vostro matrimonio assolutamente démodé, un po’ come quando, trent’anni fa, si sviluppavano le fotografie su carta AGFA e queste diventavano tutte rosse. Le vostre foto risulterebbero false, e questo ci porta a una considerazione: gli sposi che scelgono i fotografi che usano i filtri non considerano, ahimè, la fotografia come una documentazione eterna, ma piuttosto un prodotto usa e getta, il tempo di una condivisione sui social e che, perciò, se anche invecchierà prima del previsto non ha nessuna importanza perché si sarà esaurita in quel brevissimo lasso di tempo e, forse - anzi, quasi sicuramente - questi non sono il mio target di clienti.
Ho appena ricevuto una serie di feedback impressionanti dai miei sposi circa la mia fotografia in bianco e nero, invece, che risulta ancora più eterna di quanto lo siano già le foto di un matrimonio e i miei clienti lo sanno: loro sanno perfettamente che la mia foto la puoi stampare su un album tra vent’anni o tenerla come sfondo del Mac e del telefono e sarà sempre una foto fresca, attuale, che non invecchierà mai, ed è per questo che io continuo a scegliere di non utilizzare i filtri.
Il mio stile fotografico è come un’impronta digitale, è mia e basta, e i miei sposi amano questo e riconoscono il valore della fotografia di matrimonio, che sia a colori oppure in bianco e nero.

La fotografia di Photo27 non invecchia: è una bottiglia di vino dell’annata buona. La foto con i filtri è uno yogurt.

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